Io nella vita pedalo. Pedalo da quando andavo a scuola. Ho sempre preferito la bicicletta ai mezzi pubblici e all’auto, non mi sono mai comprata un motorino.
In tutti questi anni, circa 15 anni di pedalate avanti e indietro per dove dovevo andare, ho risparmiato anidride carbonica alla nostra aria e spazio a chi si serve dell’Atm.
Ho risparmiato soldi miei.
Ho bruciato un po’ di calorie e tenuto in allenamento le gambe.
Mi sembrano tutte cose positive, faccio una cosa buona per me e per gli altri semplicemente scegliendo il mezzo con cui spostarmi.
E allora perché in questa dannata città i ciclisti sono proprio gli ultimi nella scala gerarchica, l’anello più debole, il pesce più piccolo della piramide alimentare?
Ci odiano gli automobilisti, gli autisti dei pullman degli autobus e dei tram, gli scooteristi e i motociclisti, i pedoni e ci abbaiano contro perfino i cani!
Oggi ho rischiato di venire investita da un’auto che mi ha sorpassato, sulla sinistra, mentre io giravo ovviamente a sinistra, segnalandolo molto bene e in anticipo. Alle mie urla di protesta quando ho raggiunto l’auto, che si è fermata nel traffico 10 metri più avanti, la spiegazione è stata che ci stavo mettendo troppo a girare.
Continuando a pedalare infuriata verso la redazione, credo di aver scoperto come si fa a diventare invisibili. Basta mettere le gambe in spalla e pedalare!
Sei molto coraggiosa! Anche a me piacerebbe usare la bicicletta a Milano, ma già mi sento in pericolo quando sono a piedi…se girassi sulle due ruote sarebbe pure peggio!
ciao 🙂
Alice
Più che coraggiosa credo di essere abbastanza incosciente, nel senso che l’unica cosa saggia da fare, quando decidi di usare la bici a Milano, è non pensare a quanto sia pericoloso davvero.
Poi vedrai che si sviluppano numerosi occhi supplementari e una capacità di prevedere le mosse azzardate dei padroni della strada da far invidia a qualunque mago.
ciao!